La Chiesa evangelica riformata nel Ticino nasce nel 1976. Il suo riconoscimento pubblico, avvenuto nel 1975, è coinciso con la presa di coscienza del pluralismo religioso presente in Ticino e con l’affermazione di una politica caratterizzata dalla laicità dello Stato.

La legge civile ed ecclesiastica del 1886 riconosceva solo alla chiesa cattolica lo statuto di ente di diritto pubblico. Si dovette attendere fino al 1975 per vedere anche la chiesa evangelica riformata ticinese riconosciuta in modo analogo. Quel riconoscimento spinse gli evangelici riformati a indire una sessione straordinaria del Sinodo, a Lugano, il 30 ottobre 1976, per approvare i nuovi statuti e fondare la Chiesa evangelica riformata nel Ticino.


Sviluppi storici

Fino alla prima guerra mondiale il protestantesimo è stato, in Ticino, dal punto di vista numerico, fortemente minoritario, nel quadro della società ticinese, e diviso, al proprio interno. Di conseguenza il suo peso è stato a lungo pressoché nullo. A partire dal secondo dopoguerra gli evangelici riformati hanno tuttavia raggiunto una consistenza numerica tale da dare loro una certa rilevanza. E in quegli anni è sorta la volontà, sostenuta da alcuni pastori e laici, di costituire una chiesa evangelica riformata cantonale nella quale riunire le varie comunità evangeliche del Ticino superando le divisioni tra gruppi di lingua tedesca, italiana e francese.

Nel 1966 è sorta dunque la Federazione delle chiese evangeliche del Ticino, composta dalle comunità di Airolo, Bellinzona, Locarno e Lugano. La Federazione ha dato vita a un bollettino di informazione per i protestanti in Ticino, la “Vita evangelica”, ha cercato di rafforzare e uniformare regolamenti e strutture, ha istituito un segretariato cantonale e si è mossa a favore della modifica dell’articolo 1 (ora 24) della Costituzione ticinese per permettere il riconoscimento della chiesa evangelica riformata.

Il riconoscimento, da parte dell’autorità cantonale, della chiesa evangelica riformata del Ticino, giunto nel 1975, è stato preceduto e accompagnato dalla possibilità di proporre l’insegnamento riformata nella scuola ticinese, dalla possibilità di offrire un servizio di cappellania nelle carceri e dall'ottenimento di alcuni spazi negli organi di informazione di servizio pubblico. Poco dopo la creazione della CERT, in Ticino è nata la Commissione ecumenica cantonale (organismo ecumenico di dialogo tra evangelici e cattolici, divenuto più tardi Comunità di lavoro delle chiese cristiane nel Ticino).

La creazione di una chiesa cantonale, i cui statuti sono stati approvati nel 1976, ha accresciuto, nella chiesa evangelica riformata, la volontà di superare le divisioni interne tra differenti gruppi linguistici, ha rafforzato la coesione tra le comunità e ha spinto gli evangelici riformati ad aprirsi, con una rinnovata consapevolezza, alla collaborazione ecumenica con il cattolicesimo e con altre comunità religiose presenti nel cantone.

Struttura e organizzazione

La Chiesa evangelica riformata nel Ticino (CERT) è costituita da tre ampie comunità regionali (Locarno e valli, Bellinzona e valli, Sottoceneri), curate da una decina di pastori. Gli organi cantonali della CERT sono il Sinodo (il parlamento, composto dai pastori  dai delegati delle comunità), il Consiglio sinodale (l’organo esecutivo del Sinodo) e il Capitolo dei ministri (riunione cantonale dei pastori). A livello regionale le comunità sono rette da Consigli di chiesa, eletti dalle assemblee delle comunità regionali. Speciali commissioni regolano i settori dell’insegnamento scolastico, del lavoro nei massmedia, dei contatti ecumenici.

A Locarno, Bellinzona e Lugano le comunità regionali hanno i propri uffici e segretariati; a Lugano c’è l’ufficio e segretariato della chiesa cantonale.

Chiese evangeliche sorgono ad Ascona, Locarno-Monti, Muralto, Bellinzona, Biasca, San Nazzaro, Lugano, Vacallo e Novaggio.

A livello nazionale, la CERT fa parte della Federazione delle chiese evangeliche della Svizzera FCES. Esistono inoltre stretti contatti con le chiese di lingua italiana dei Grigioni e con le comunità evangeliche italofono sparse a nord delle Alpi.

Rapporti ecumenici

Oltre a molteplici incontri e forme di collaborazione a livello locale, legate a celebrazioni ecumeniche, a iniziative di pastori e parroci o direttamente sollecitate dalla base, esistono forme di collaborazione ecumenica di carattere istituzionale come la Comunità di lavoro delle chiese cristiane in Ticino, l’annuale azione quaresimale Pane per tutti/Sacrificio Quaresimale, gli incontri nell'ambito della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani e la Giornata di preghiera delle donne.

Da tempo la chiesa evangelica riformata è impegnata, a fianco della chiesa cattolica, nelle attività dell’Amicizia ebraico-cristiana. 

(Paolo Tognina)